10 COSE DA SAPERE SE VUOI STUDIARE ARCHITETTURA
Ovvero, 10 cose che avrei voluto sapere prima di iniziare a studiare architettura
1. Una relazione senza uscita
Sei in una relazione stabile e senza uscita con quello che fai. Gli studi in architettura assorbiranno ogni ambito della tua vita, ogni momento della tua giornata. Anche mentre fai altro, ricondurrai ogni cosa al progetto/esame in corso. Amici e parenti dovranno rassegnarsi.
2. Dormire?
Preparati a fare le ore piccole. Dormi più che puoi e quando puoi, finché puoi. Una volta iniziati gli studi in architettura non sarà raro dormire solo tre ore a notte, se sei fortunato, o non dormire affatto. Il caffé sarà il tuo inseparabile compagno di studi. Tu sarai l'unico sveglio quando il mondo attorno a te dormirà. Vedrai le luci spegnersi piano piano e come un impavido Batman continuerai con la tua missione. Dovrai essere abbastanza forte da non farti tentare quando la palpebra diventerà pesante, per portare a termine la famigerata "consegna".
3. Serve Forza
Che la forza sia con te, mio giovane Jedi. E non solo la forza di volontà, ma anche quella fisica. Sarai molto stressato, passerai molto tempo seduto o con le spalle cariche di tubi portadisegno, plastici di studio, plastici d'esame, tavole pannellizzate più grandi di te, libri e borsa del pc. Potresti soffrire di mal di schiena precocemente, quindi attenzione alla postura, stiracchiati, cambia posizione e cammina, se non vuoi ritrovarti con la gobba.
4. Le critiche
Riceverai innumerevoli critiche. Da tutti. Sempre. Preparati! Ma non prendertela, impara, assorbi, rendile costruttive e rigetta quelle improduttive. Sarà un ottimo allenamento per tutte le critiche che riceverai dopo aver terminato gli studi.
5. Le crisi esistenziali
Ne avrai di continuo, ogni giorno, mese, anno. Prima, durante e dopo il tuo ciclo di studi ti chiederai se è la strada giusta, se forse è il caso di cambiare. Nessuno é immune dal "ma chi me l'ha fatto fare?", anche se dicono di no. Respira, tranquillo, è normale, continua così se è quello che ti piace fare, dopotutto ci sarà un motivo se riesci ad andare avanti tutta la notte. È un mestiere che richiede dedizione.
6. Il pisolino
Ovunque capiti, in qualunque momento, se hai fatto le ore piccole può capitare di comportarti come fossi un narcolettico (vedi punto 2). Se ne hai bisogno, fallo, bastano anche 10 minuti per sentirsi rigenerati.
7. Le uscite con gli amici, le vacanze, le feste
La consegna incombe, uscita rimandata ancora una volta e ancora, ancora, ancora. Le vacanze iniziano a sessione finita e finiscono con la sessione successiva, peccato solo che le sessioni d'esame siano spesso troppo vicine. Dimentica i tre mesi di pausa estiva, gli altri saranno al mare, tu NO. Le feste? C'è la solita consegna che ci perseguita, magari la prossima volta. E se a un certo punto non ti invitano più e chiedi perché, ti sentirai dire "pensavo avessi una consegna". E di solito è così.
8. Il taccuino
Così come non si smette di essere architetti usciti da lavoro, non si smette di essere studenti di architettura quando si è in giro con gli amici. Anche in birreria penserai al progetto e anche se non ci stessi pensando, l'ispirazione ti coglie di sorpresa. Non farti trovare impreparato, porta sempre con te un taccuino per annotazioni e schizzi. A meno che tu non voglia esprimerti sui tovaglioli del pub, perché no?
9. Disegnare
Il disegno è il mezzo di espressione più rapido per dare forma alle prime idee di progetto. Fare schizzi di ciò che hai in testa e di ciò che hai attorno è un esercizio importante, utile a capire le linee, i volumi, lo spazio. Scrivendo schiarisci le idee, disegnando le visualizzi.
10. È dura
C'è da studiare, sempre, di tutto. Le tue conoscenze e i tuoi studi spazieranno dalla filosofia, all'economia, dalla fisica, alla storia dell'arte, dalla geometria alla letteratura, dalle scienze, alla musica, fino al diritto. Ce n'è per tutti i gusti. L'università fornisce una base, un metodo, ma devi metterci molto di tuo, secondo le tue passioni e le tue aspirazioni. Armati di pazienza e forza di volontà. Non aspettarti di essere subito Zaha Hadid appena terminati i tuoi studi o di essere pagato per il tuo lavoro da subito. La vita degli architetti non é facile e c'è molta gavetta da fare.
Ma ne vale la pena.
Se dopo questa non esaustiva, drammatica lista, sei ancora intenzionato a intraprendere questa strada e non ti senti scoraggiato, allora ti piacciono le sfide e la vita da architetto, in questo, certo non ti deluderà!
Arch. Alessia Malara
Foto di Jan Vašek |
1. Una relazione senza uscita
Sei in una relazione stabile e senza uscita con quello che fai. Gli studi in architettura assorbiranno ogni ambito della tua vita, ogni momento della tua giornata. Anche mentre fai altro, ricondurrai ogni cosa al progetto/esame in corso. Amici e parenti dovranno rassegnarsi.
2. Dormire?
Preparati a fare le ore piccole. Dormi più che puoi e quando puoi, finché puoi. Una volta iniziati gli studi in architettura non sarà raro dormire solo tre ore a notte, se sei fortunato, o non dormire affatto. Il caffé sarà il tuo inseparabile compagno di studi. Tu sarai l'unico sveglio quando il mondo attorno a te dormirà. Vedrai le luci spegnersi piano piano e come un impavido Batman continuerai con la tua missione. Dovrai essere abbastanza forte da non farti tentare quando la palpebra diventerà pesante, per portare a termine la famigerata "consegna".
3. Serve Forza
4. Le critiche
Riceverai innumerevoli critiche. Da tutti. Sempre. Preparati! Ma non prendertela, impara, assorbi, rendile costruttive e rigetta quelle improduttive. Sarà un ottimo allenamento per tutte le critiche che riceverai dopo aver terminato gli studi.
5. Le crisi esistenziali
Ne avrai di continuo, ogni giorno, mese, anno. Prima, durante e dopo il tuo ciclo di studi ti chiederai se è la strada giusta, se forse è il caso di cambiare. Nessuno é immune dal "ma chi me l'ha fatto fare?", anche se dicono di no. Respira, tranquillo, è normale, continua così se è quello che ti piace fare, dopotutto ci sarà un motivo se riesci ad andare avanti tutta la notte. È un mestiere che richiede dedizione.
6. Il pisolino
Ovunque capiti, in qualunque momento, se hai fatto le ore piccole può capitare di comportarti come fossi un narcolettico (vedi punto 2). Se ne hai bisogno, fallo, bastano anche 10 minuti per sentirsi rigenerati.
7. Le uscite con gli amici, le vacanze, le feste
La consegna incombe, uscita rimandata ancora una volta e ancora, ancora, ancora. Le vacanze iniziano a sessione finita e finiscono con la sessione successiva, peccato solo che le sessioni d'esame siano spesso troppo vicine. Dimentica i tre mesi di pausa estiva, gli altri saranno al mare, tu NO. Le feste? C'è la solita consegna che ci perseguita, magari la prossima volta. E se a un certo punto non ti invitano più e chiedi perché, ti sentirai dire "pensavo avessi una consegna". E di solito è così.
8. Il taccuino
Così come non si smette di essere architetti usciti da lavoro, non si smette di essere studenti di architettura quando si è in giro con gli amici. Anche in birreria penserai al progetto e anche se non ci stessi pensando, l'ispirazione ti coglie di sorpresa. Non farti trovare impreparato, porta sempre con te un taccuino per annotazioni e schizzi. A meno che tu non voglia esprimerti sui tovaglioli del pub, perché no?
9. Disegnare
Il disegno è il mezzo di espressione più rapido per dare forma alle prime idee di progetto. Fare schizzi di ciò che hai in testa e di ciò che hai attorno è un esercizio importante, utile a capire le linee, i volumi, lo spazio. Scrivendo schiarisci le idee, disegnando le visualizzi.
10. È dura
C'è da studiare, sempre, di tutto. Le tue conoscenze e i tuoi studi spazieranno dalla filosofia, all'economia, dalla fisica, alla storia dell'arte, dalla geometria alla letteratura, dalle scienze, alla musica, fino al diritto. Ce n'è per tutti i gusti. L'università fornisce una base, un metodo, ma devi metterci molto di tuo, secondo le tue passioni e le tue aspirazioni. Armati di pazienza e forza di volontà. Non aspettarti di essere subito Zaha Hadid appena terminati i tuoi studi o di essere pagato per il tuo lavoro da subito. La vita degli architetti non é facile e c'è molta gavetta da fare.
Ma ne vale la pena.
Se dopo questa non esaustiva, drammatica lista, sei ancora intenzionato a intraprendere questa strada e non ti senti scoraggiato, allora ti piacciono le sfide e la vita da architetto, in questo, certo non ti deluderà!
Arch. Alessia Malara
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